Promuovere e valorizzare le figure del soccorritore, dell’autista soccorritore e dell’operatore tecnico di centrale operativa: questo l’obiettivo che si pone il progetto di legge all’esame della Commissione Sanità, presieduta da Patrizia Baffi (Fratelli d’Italia), dove oggi si sono tenute audizioni con AREU, Anpas Lombardia, Anffas, Croce Rossa Italiana Lombardia, Federazione Volontari del Soccorso, Federazione Associazioni Pronto Soccorso, Soccorso Azzurro e AASI.
“Abbiamo avviato un percorso di confronto con tutti gli operatori del settore, sindacati, gruppi e associazioni per rendere ancor più efficace e funzionale questo progetto di legge – spiega Patrizia Baffi-. Con questo provvedimento vogliamo valorizzare il grande lavoro dei soccorritori, siano essi volontari o professionisti, che ogni giorno operano nel servizio emergenza-urgenza lombardo, rispondendo alle oltre 3.200 richieste di soccorso quotidiane. Ciò anche per rafforzare ulteriormente il Servizio Sanitario Regionale, considerando le funzioni sociali che sono svolte da questi volontari che contribuiscono al benessere delle nostre comunità locali”.
Nel merito il relatore del progetto di legge Christian Garavaglia (Fratelli d’Italia) ha evidenziato come “attraverso percorsi formativi adeguati sarà possibile consentire a queste figure di svolgere attività di soccorso e di primo intervento conformemente ai protocolli in uso presso il Servizio di Emergenza Territoriale. Si tratta di un riconoscimento concreto del fondamentale ruolo svolto dal Terzo Settore e dalle associazioni di volontariato, investendo in formazione e competenze per garantire standard sempre più omogenei su tutto il territorio regionale. L’obiettivo è anche quello di sostenere lo standard di qualità garantito dai professionisti e dai volontari soccorritori lombardi”.
La proposta di legge, prima in Italia a livello regionale, intende valorizzare e promuovere la figura del soccorritore volontario, dell’autista soccorritore e del tecnico delle centrali di soccorso attivando percorsi formativi strutturati che ne garantiscano adeguata competenza professionale e capacità di risposta in situazioni di grave criticità che necessitano di tempismo e prontezza decisionale.
Il testo normativo prevede l’attivazione di percorsi formativi strutturati per assicurare i livelli essenziali di formazione e la certificazione delle competenze necessarie.
La frequenza ai corsi di formazione consentirà il rilascio di un attestato che costituisce requisito obbligatorio per lo svolgimento dell’attività sui mezzi di soccorso di base e avanzati per le figure di soccorritore e autista soccorritore e nelle centrali operative per il tecnico delle centrali di soccorso.
Sono oltre 30mila le donne e gli uomini che oggi in Lombardia svolgono il servizio volontario di soccorritore e di autista soccorritore attraverso la rete di emergenza urgenza coordinata dall’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza (AREU) e costituita da tutte le associazioni di volontariato di assistenza e soccorso.
La seduta odierna di Commissione coincide con i 4 anni dalla morte di Diego Bianco, operatore tecnico della sala operativa emergenza urgenza alpina di Areu, morto di Covid a 46 anni il 14 marzo del 2020. “Mentre lavoriamo per riconoscere la figura dei soccorritori lombardi non possiamo né vogliamo dimenticare chi, come Diego Bianco, ha perso la vita durante quel periodo così buio mentre era impegnato nel fronteggiare la pandemia”, aggiungono Christian Garavaglia e Patrizia Baffi.
didascalia: Christian Garavaglia (FdI)